Come diventare, con questo corpo e questa esistenza limitati, colui che è uno con tutte le esistente dell’universo? Diventare uno con tutto l’universo è il cuore del Risveglio di Śakyamuni Buddha e dell’insegnamento di Kodo Sawaki e del Maestro Deshimaru che parlava di armonizzarsi con l’ordine cosmico. È a partire da questa frase che Sekito compose il Sandōkai. Qual è la sfida di ritrovare l’unità con tutto l’universo?

Shítóu Xīqiān
Gaoyao County (Cina), 700 – Monte Heng (Cina), 790
In giovane età divenne studente di Huìnéng, il sesto patriarca, poco prima della morte di quest’ultimo. Fu quindi discepolo di Qīngyuán Xíngsī (Cinese: 青原行思; Giapponese: Seigen Gyōshi), successore di Huìnéng, dal quale ricevette la trasmissione del Dharma. Il nome Shítóu (Sekitō), composto dai caratteri 石頭 significa testa (頭, tō) di pietra (石, seki), apparentemente attribuitogli poiché aveva costruito la sua capanna e meditava abitualmente su un grande masso.
Dopo la sua morte gli venne conferito il nome onorifico di Wuji Dashi (無際大師), ossia Grande Maestro Senza Confini.
Sekitō è noto in particolare per la composizione del poema Sandokai.