Le Calamità del Mondo

Lokavipatti Sutta (AN 8:6)

«Monaci, queste otto condizioni mondane ruotano appresso al mondo, e il mondo ruota appresso a queste otto condizioni mondane. Quali otto? Guadagno, perdita, status, disonore, biasimo, lode, piacere e dolore. Queste sono le otto condizioni mondane che ruotano appresso al mondo, e il mondo ruota appresso a queste otto condizioni mondane.

«Per una persona comune non istruita sorgono guadagno, perdita, status, disonore, biasimo, lode, piacere e dolore. Per un discepolo nobile ben istruito sorgono anch’essi guadagno, perdita, status, disonore, biasimo, lode, piacere e dolore. Qual è, dunque, la differenza, la distinzione, il fattore distintivo tra il discepolo nobile ben istruito e la persona comune non istruita?»

«Per noi, o Beato, gli insegnamenti hanno il Beato come loro radice, guida e arbitro. Sarebbe bene se il Beato stesso esplicasse il significato di questa affermazione. Avendola udita dal Beato, i monaci la ricorderanno».

«In tal caso, monaci, ascoltate e ponete mente; io parlerò».

«Come tu dici, o Beato», risposero i monaci.

Il Beato disse: «Quando sorge il guadagno per una persona comune non istruita. Egli non riflette: “È sorto per me il guadagno. È impermanente, insoddisfacente e soggetto a cambiamento”. Non lo discerne come realmente è.

«Sorge la perdita… Sorge lo status… Sorge il disonore… Sorge il biasimo… Sorge la lode… Sorge il piacere…

«Sorge il dolore. Egli non riflette: “È sorto per me il dolore. È impermanente, insoddisfacente e soggetto a cambiamento”. Non lo discerne come realmente è.

«La sua mente rimane consumata dal guadagno. La sua mente rimane consumata dalla perdita… dallo status… dal disonore… dal biasimo… dalla lode… dal piacere. La sua mente rimane consumata dal dolore.

«Egli accoglie il guadagno sorto e si ribella alla perdita sorta. Accoglie lo status sorto e si ribella al disonore sorto. Accoglie la lode sorta e si ribella al biasimo sorto. Accoglie il piacere sorto e si ribella al dolore sorto. Così impegnato nell’accogliere e nel ribellarsi, egli non è libero dalla nascita, dalla vecchiaia o dalla morte; dai dolori, dai lamenti, dai disagi, dalle angosce o dalle disperazioni. Non è libero, vi dico, dalla sofferenza e dallo stress.

«Ora, sorge il guadagno per un discepolo nobile ben istruito Egli riflette: “È sorto per me il guadagno. È impermanente, insoddisfacente e soggetto a cambiamento”. Lo discerne come realmente è.

«Sorge la perdita… Sorge lo status… Sorge il disonore… Sorge il biasimo… Sorge la lode… Sorge il piacere…

«Sorge il dolore. Egli riflette: “È sorto per me il dolore. È impermanente, insoddisfacente e soggetto a cambiamento”. Lo discerne come realmente è.

«La sua mente non rimane consumata dal guadagno. La sua mente non rimane consumata dalla perdita… dallo status… dal disonore… dal biasimo… dalla lode… dal piacere. La sua mente non rimane consumata dal dolore.

«Egli non accoglie il guadagno sorto, né si ribella alla perdita sorta. Non accoglie lo status sorto, né si ribella al disonore sorto. Non accoglie la lode sorta, né si ribella al biasimo sorto. Non accoglie il piacere sorto, né si ribella al dolore sorto. Così abbandonando l’accogliere e il ribellarsi, egli è libero dalla nascita, dalla vecchiaia e dalla morte; dai dolori, dai lamenti, dai disagi, dalle angosce e dalle disperazioni. È libero, vi dico, dalla sofferenza e dallo stress.

«Questa è la differenza, questa la distinzione, questo il fattore distintivo tra il discepolo ben istruito dei nobili e la persona comune non istruita».

Guadagno/perdita,
status/disonore,
biasimo/lode,
piacere/dolore:
Queste condizioni tra gli esseri umani
sono
impermanenti,
mutevoli,
soggette a cambiamento.

Sapendolo, attento, l’uomo intelligente
riflette su queste condizioni mutevoli.
Le cose desiderabili non affascinano la mente,
quelle indesiderabili non portano resistenza.

Il suo accogliere
e ribellarsi
sono dispersi,
giunti alla fine,
non esistono.

Conoscendo lo stato senza polvere, senza dolore,
egli
discernendo correttamente,
è andato, oltre il divenire,
all’Altra Sponda.