Dal Dizionario

advaya

In sanscrito “non-dualità”: concetto centrale del Mahāyāna che indica la realtà ultima, libera da ogni contrapposizione e dualismo, compresa la distinzione tra soggetto e oggetto.

"The Princeton Dictionary of Buddhism"

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【7】Non È Che Non Ci Sia L’Illuminazione

Il Maestro Mihu di Jingzhao disse a un monaco di andare dal Maestro Yangshan Huiji e di porgli questa domanda: «Un uomo che vive nel momento presente ha bisogno dell’illuminazione oppure no?»

Il Maestro Yangshan Huiji disse: «Non è vero se dico che non c’è illuminazione, ma non posso evitare di cadere in una coscienza duale».

Tornato dal Maestro Mihu, il monaco gli riferì ciò che il Maestro Yangshan aveva detto.

Il Maestro Mihu confermò fermamente le parole del Maestro Yangshan.

Nella luce c’è la completa oscurità

Quando non sapete cosa state facendo, in realtà agite pienamente, con una mente totale. Quando pensate, non siete ancora all’opera. Quando iniziate ad agire, sono presenti sia il lato oscuro sia il lato luminoso. Quando praticate realmente la via buddhista, c’è un lato luminoso e uno oscuro, e il rapporto tra la luce e l’oscurità è questo rapporto 有 [ari], come il rapporto tra la pelle e il corpo. In realtà non si può dire quale sia la pelle e quale il corpo.

Sandokai

參同契 – L'armonia tra differenza e identità

Come diventare, con questo corpo e questa esistenza limitati, colui che è uno con tutte le esistente dell’universo? Diventare uno con tutto l’universo è il cuore del Risveglio di Śakyamuni Buddha e dell’insegnamento di Kodo Sawaki e del Maestro Deshimaru che parlava di armonizzarsi con l’ordine cosmico. È a partire da questa frase che Sekito…

Il Sutra del Diamante

La Perfezione della Saggezza

Così ho udito: Una volta il Bhagavan dimorava vicino a Shravasti nel Giardino di Anathapindada, nella Foresta di Jeta, insieme all’intera assemblea di 1250 bhikshu e a un gran numero di intrepidi bodhisattva.

Un giorno, prima di mezzogiorno, il Bhagavan indossò la sua veste rattoppata, prese la sua ciotola ed entrò nella capitale di Shravasti per le offerte. Dopo aver mendicato il cibo nella città e aver consumato il suo pasto di riso, ritornò dal suo giro quotidiano nel pomeriggio, ripose la veste e la ciotola, si lavò i piedi e si sedette sul seggio designato. Dopo aver incrociato le gambe e sistemato il corpo, rivolse la sua consapevolezza a ciò che aveva davanti.