Parte Due – La Cronaca di Wan Ling del Maestro Zen Huang Po (Tuan Chi)

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Se è così, quale Dharma insegnano tutti i Buddha quando si manifestano nel mondo?

Quando tutti i Buddha si manifestano nel mondo, non proclamano altro che l’Unica Mente. Così, il Buddha Gautama trasmise silenziosamente a Mahākāṣyapa la dottrina che l’Unica Mente, che è la sostanza di tutte le cose, è coestensiva con il Vuoto e riempie l’intero mondo dei fenomeni. Questo è chiamato la Legge di Tutti i Buddha. Discutetene quanto volete, ma come potete sperare di avvicinarvi alla verità attraverso le parole? Non può essere percepita né soggettivamente né oggettivamente. Quindi, una comprensione completa può venire a voi solo attraverso un mistero inesprimibile. L’approccio a essa è chiamato la Porta della Quiete al di là di ogni Attività. Se desiderate comprendere, sappiate che una comprensione improvvisa arriva quando la mente è stata purificata da tutto il disordine dell’attività di pensiero concettuale e discriminatoria. Coloro che cercano la verità attraverso l’intelletto e l’apprendimento si allontanano sempre di più da essa. Solo quando i vostri pensieri cessano di ramificarsi qua e là, solo quando abbandonate ogni pensiero di cercare qualcosa, solo quando la vostra mente è immobile come legno o pietra, sarete sulla strada giusta verso la Porta.40

Note


40 Queste parole ricordano gli ammonimenti di tanti mistici—buddhisti, cristiani, induisti o sufi—che hanno affidato la loro esperienza alle parole. Ciò che Huang Po chiama l’abbandono totale di HSIN—mente, pensiero, percezioni, concetti e il resto—implica la completa resa di sé richiesta dai mistici sufi e cristiani. Infatti, nel paragrafo 28, ha usato le parole: “LASCIATE CHE IL SÉ PERISCA COMPLETAMENTE”. Una tale sorprendente unanimità di espressione da parte di mistici ampiamente separati nel tempo e nello spazio difficilmente può essere attribuita al caso. Nessuna persona, completamente sconosciuta alle altre, potrebbe produrre resoconti così simili di viaggi puramente immaginari. Pertanto, si è portati a supporre che ciò che descrivono sia reale. Questa sembra essere stata la visione di Aldous Huxley quando compilò quell’opera preziosa, La Filosofia Perenne


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