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Un altro giorno, il nostro Maestro era seduto nella sala da tè quando Nan Ch‘üan scese e gli chiese: «Cosa si intende per “Una chiara visione della Natura del Buddha deriva dallo studio del dhyāna (controllo della mente) e della prajñā (saggezza)”?»
Il nostro Maestro rispose: «Significa che, dal mattino alla sera, non dovremmo mai fare affidamento su una singola cosa.»
«Ma non è solo il concetto di Vostra Reverenza del suo significato?»
«Come potrei essere così presuntuoso?»
«Beh, Vostra Reverenza, alcune persone potrebbero pagare denaro per l’acqua di riso, ma a chi potreste chiedere di dare qualcosa per un paio di sandali di paglia fatti in casa come quelli?»
A questo, il nostro Maestro rimase in silenzio.
In seguito, Wei Shan menzionò l’incidente a Yang Shan, chiedendo se il silenzio del nostro Maestro indicasse una sconfitta.
«Oh no!» rispose Yang. «Sicuramente sapete che Huang Po ha l’astuzia di una tigre?»
‘Veramente non c’è limite alla vostra profondità,’ esclamò l’altro.12
Note
12 Nan Ch‘üan aveva usato un termine che era anatema per Huang Po—“concetto”. Il suo silenzio era profondamente significativo; implicava che il Maestro NON si abbandonava mai ai concetti; e, forse, implicava ulteriormente che “Vostra Reverenza” nel senso di “vostra” era anch’esso un termine privo di validità. Ma ci voleva un uomo del calibro di Yang Shan per penetrare nel suo significato. ↩