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Quale guida offre Vostra Reverenza a coloro tra noi che trovano tutto questo molto difficile da comprendere?
Non ho NULLA da offrire. Non ho mai avuto nulla da offrire agli altri. È perché permettete a certe persone di fuorviarvi che siete sempre alla RICERCA di intuizione e alla RICERCA di comprensione. Non è forse questo un caso in cui discepoli e maestri cadono tutti nello stesso insolubile pasticcio? Tutto ciò che dovete ricordare sono le seguenti ingiunzioni:
PRIMO, IMPARATE A ESSERE COMPLETAMENTE INSENSIBILI ALLE SENSAZIONI CHE SORGONO DALLE FORME ESTERNE, PURIFICANDO COSÌ I VOSTRI CORPI DALLA RICETTIVITÀ VERSO GLI ESTERNI.
SECONDO, IMPARATE A NON PRESTARE ATTENZIONE A QUALSIASI DISTINZIONE TRA QUESTO E QUELLO CHE SORGE DALLE VOSTRE SENSAZIONI, PURIFICANDO COSÌ I VOSTRI CORPI DA INUTILI DISCERNIMENTI TRA UN FENOMENO E L’ALTRO.
TERZO, PRESTATE GRANDE ATTENZIONE A EVITARE DI DISCRIMINARE IN TERMINI DI SENSAZIONI PIACEVOLI E SPIACEVOLI, PURIFICANDO COSÌ I VOSTRI CORPI DA VANE DISCRIMINAZIONI.
QUARTO, EVITATE DI RIFLETTERE SULLE COSE NELLA VOSTRA MENTE, PURIFICANDO COSÌ I VOSTRI CORPI DALLA COGNIZIONE DISCRIMINATORIA.48
Un solo momento di pensiero dualistico è sufficiente a trascinarvi indietro nella catena dodici volte causale.49 È l’ignoranza che fa girare la ruota della causalità, creando così una catena infinita di cause e risultati karmici. Questa è la legge che governa tutta la nostra vita fino alla vecchiaia e alla morte.50
A questo proposito, ci viene detto che Sudhana, dopo aver cercato invano la Bodhi in centodieci luoghi all’interno della sfera causale dodici volte, alla fine incontrò Maitreya che lo mandò da Mañjuśrī. Mañjuśrī qui rappresenta la vostra ignoranza primordiale della realtà. Se, mentre un pensiero succede a un altro, continuate a cercare la saggezza al di fuori di voi stessi, allora c’è un continuo processo di pensieri che sorgono, svaniscono e vengono sostituiti da altri. Ed è per questo che voi monaci continuate a sperimentare nascita, vecchiaia, malattia e morte—accumulando karma che produce effetti corrispondenti. Perché tale è il sorgere e il passare delle “cinque bolle” o, in altre parole, dei cinque skandha. Ah, se solo poteste trattenere ogni singolo pensiero dal sorgere, allora i Diciotto Regni dei Sensi51 sarebbero fatti svanire! Quanto divini, allora, sarebbero i vostri premi corporei e quanto elevata la conoscenza che albeggerebbe nelle vostre menti! Una mente come quella potrebbe essere chiamata il Terrapieno dello Spirito. Ma finché rimanete persi negli attaccamenti, condannate i vostri corpi a essere cadaveri o, come a volte si esprime, cadaveri senza vita abitati da demoni!
Note
48 Questi sono quattro dei cinque skandha o componenti dell’essere senziente, ovvero: rūpa—forma; vedanā—ricezione della sensazione; saṃjñā—discernimento; saṃskāra—discriminazione; e vijñāna—cognizione. ↩
49 I dodici anelli sono: ignoranza; conseguente entrata nel grembo; coscienza; rinascita; sviluppo degli organi di senso; contatto con i fenomeni esterni; le sensazioni risultanti; il desiderio di piacere a cui queste danno origine, l’accumulo di oggetti, denaro, proprietà e così via che danno piacere; la crescita di ulteriore karma; rinascita; e nuova esperienza dei dolori del decadimento e della morte. ↩
50 Il libero arbitrio non viene negato qui, poiché il suo corretto impiego può spezzare la catena causale—un principio accettato dai buddisti di tutte le sette. ↩
51 I sei organi di senso, compreso il cervello, insieme ai loro sei oggetti e ai sei tipi di sensazione. ↩