I Kālāma di Kesaputta dissero al Beato: «Signore, ci sono alcuni contemplativi e brāhmaṇa che vengono a Kesaputta. Espongono e glorificano le loro dottrine, ma per quanto riguarda le dottrine degli altri, le svalutano, le denigrano, mostrano disprezzo per loro e le smontano. E poi altri contemplativi e brāhmaṇa vengono a Kesaputta. Espongono e glorificano le loro dottrine, ma per quanto riguarda le dottrine degli altri, le svalutano, le denigrano, mostrano disprezzo per loro e le smontano. Ci lasciano assolutamente incerti e in dubbio: Quali di questi venerabili contemplativi e brāhmaṇa dicono la verità, e quali mentono?».
Categoria: Sutra
Kālāma Sutta (AN 3:66)
Le Calamità del Mondo
Lokavipatti Sutta (AN 8:6)
«Monaci, queste otto condizioni mondane ruotano appresso al mondo, e il mondo ruota appresso a queste otto condizioni mondane. Quali otto? Guadagno, perdita, status, disonore, biasimo, lode, piacere e dolore. Queste sono le otto condizioni mondane che ruotano appresso al mondo, e il mondo ruota appresso a queste otto condizioni mondane.»
Il Discorso Più Lungo a Saccaka
Mahā Saccaka Sutta (MN 36)
Allora il Beato disse a Saccaka: «Quelli che hai descritto poco fa come sviluppati nello sviluppo del corpo: quello non è un legittimo sviluppo del corpo nella disciplina dei nobili. Poiché non comprendi lo sviluppo del corpo, da dove potresti comprendere lo sviluppo della mente? Tuttavia, riguardo a come si è non sviluppati nel corpo e non sviluppati nella mente, e sviluppati nel corpo e sviluppati nella mente, ascolta e presta molta attenzione. Parlerò».
La Nobile Ricerca
Ariyapariyesana Sutta (MN 26)
«Monaci, ci sono due tipi di ricerca: la ricerca ignobile e la ricerca nobile. E qual è la ricerca ignobile? È il caso in cui una persona, essendo soggetta essa stessa alla nascita, cerca (la felicità in) ciò che è anch’esso soggetto alla nascita. Essendo soggetta essa stessa all’invecchiamento… alla malattia… alla morte… al dolore… alla contaminazione, cerca (la felicità in) ciò che è anch’esso soggetto all’invecchiamento… alla malattia… alla morte… al dolore… alla contaminazione.
Il Discorso sul Grande Scioglimento Finale
Mahā Parinibbāna Sutta (DN 16)
Il sutta narra gli avvenimenti dell’anno che precedette il parinibbāna (estinzione totale) del Buddha e delle settimane immediatamente successive.
Discorso dei Cinque
Pañca Sutta (SN 22:59)
«Monaci, la forma non è il sé. Se la forma fosse il sé, questa forma non si presterebbe al dis-agio. Sarebbe possibile dire riguardo alla forma: “Che la mia forma sia così. Che la mia forma non sia così.” Ma proprio perché la forma non è il sé, questa forma si presta al dis-agio. E non è possibile dire riguardo alla forma: “Che la mia forma sia così. Che la mia forma non sia così.”»
Il Grande Discorso delle Cause
Mahā Nidāna Sutta (DN 15)
Questo è uno dei discorsi più profondi nel Canone Pāli. Offre un trattamento esteso degli insegnamenti del co-sorgere dipendente (paṭicca samuppāda) e del non-sé (anattā) in un contesto delineato da come questi insegnamenti funzionano nella pratica.
Mettere in Moto la Ruota del Dhamma
Dhammacakkappavattana Sutta (SN 56:11)
«Ci sono questi due estremi che non devono essere seguiti da chi ha intrapreso il cammino. Quali due? Quello devoto al piacere sensuale con riferimento agli oggetti sensuali: volgare, comune, ignobile, inutile; e quello devoto all’automortificazione: doloroso, ignobile, inutile. Evitando entrambi questi estremi, la Via di Mezzo realizzata dal Tathāgata—che produce visione, che produce conoscenza—conduce…
Il Sutra del Diamante
La Perfezione della Saggezza
Così ho udito: Una volta il Bhagavan dimorava vicino a Shravasti nel Giardino di Anathapindada, nella Foresta di Jeta, insieme all’intera assemblea di 1250 bhikshu e a un gran numero di intrepidi bodhisattva. Un giorno, prima di mezzogiorno, il Bhagavan indossò la sua veste rattoppata, prese la sua ciotola ed entrò nella capitale di Shravasti…
Il Sutra del Cuore
Immerso nella saggezza suprema, davanti a monaci e bodhisattva riuniti, Avalokiteśvara, bodhisattva della compassione, risponde all’allievo Sāriputta insegnando la dottrina del vuoto. “Oh, Sāriputta, la forma non é che vuoto. Il Vuoto non é che forma. Ciò che é forma è vuoto, ciò che è vuoto è forma; lo stesso vale per sensazione, percezione, discriminazione […]