[ Dōgo Enchi ]

Daowu Yuanzhi

道吾圓智
Ritratto di Daowu Yuanzhi
769 835
(66 anni)

Informazioni

Luogo del decesso
Scuola
Generazione

Biografia

DAOWU YUANZHI (Cinese Tradizionale: 道吾圓智; Wade-Giles: Tao-wu Yüan-chih; Pinyin: Dàowú Yuánzhì; Giapponese: Dōgo Enchi) fu discepolo di Yaoshan Weiyan. Proveniva dall’antica Yuzhang (oggi la città di Nanchang, nella provincia di Jiangxi). Si dice che da giovane abbia studiato e ricevuto l’ordinazione sotto Baizhang Niepan. In seguito studiò con Yaoshan e ricevette il sigillo della mente del lignaggio di Qingyuan. Dopo aver viaggiato per molti anni tra varie montagne Zen, risiedette e insegnò sul Monte Daowu (vicino all’attuale Changsha, nella provincia di Hunan).

Aneddoti

1

Un giorno, il maestro Zen Yaoshan chiese al suo discepolo Daowu: «Dove sei stato?»

Daowu rispose: «A camminare sulla montagna.»

Yaoshan disse: «Senza uscire da questa stanza, parla subito!»

Daowu disse: «Sulla montagna gli uccelli sono bianchi come la neve. Sul fondo del ruscello i pesci non cessano mai di nuotare.»

2

Un giorno, mentre Daowu e Yunyan erano con Yaoshan, Yaoshan disse: «Dire che esiste un luogo a cui la saggezza non giunge viola il tabù. Chiunque lo dica si farà crescere le corna. Monaco Zhi [Daowu], tu che ne dici?»

Daowu allora uscì.

Yunyan chiese a Yaoshan: «Perché il fratello maggiore non ti ha risposto?»

Yaoshan disse: «Oggi mi fa male la schiena. Comunque, lui sa il perché. Perché non vai a chiederglielo?»

Yunyan andò quindi da Daowu e gli chiese: «Perché non hai risposto al maestro oggi?»

Daowu disse: «Vai a chiedere al maestro.» ([Più tardi,] un monaco chiese al maestro Zen Yunju Daoying: «Che cos’è ciò che ‘viola il tabù’?». Yunju rispose: «È una frase velenosissima.» Il monaco chiese: «Che cos’è una frase velenosissima?» Yunju rispose: «Con un solo colpo uccide draghi e serpenti.»)

Quando Yunyan morì, i suoi discepoli portarono la sua lettera d’addio a Daowu. Quando Daowu la aprì e la lesse disse: «Yunyan non ha capito. Mi pento di non averglielo spiegato allora. Tuttavia, alla fine, non è stato l’erede di Yaoshan invano.» ([Più tardi,] il maestro Zen Xuanjue disse: «Quando gli antichi parlano in questo modo, li comprendi oppure no? Cos’è, secondo te, ciò che Yunyan non aveva compreso?»)1

3

Yaoshan entrò nella sala e si rivolse ai monaci dicendo: «Ho una sola frase che non ho mai detto a nessuno.»

Daowu si alzò e disse: «Ti seguo.»

Un monaco chiese a Yaoshan: «Come si esprime la frase unica di Yaoshan?»

Yaoshan rispose: «Senza parole.»

Daowu disse: «È già stata detta.»

4

Un giorno, Daowu prese il cappello per uscire.

Yunyan indicò il cappello e chiese: «A cosa serve?»

Daowu rispose: «Ha un suo uso.»

Yunyan chiese: «E se improvvisamente ti imbattessi in una tempesta violenta, allora?»

Daowu rispose: «Mi coprirebbe.»

Yunyan disse: «Anche il cappello ha una copertura?»

Daowu disse: «Sì, ce l’ha. Ma la sua copertura non si perde mai.»

5

Guishan chiese a Yunyan: «Con che cosa siede la bodhi?»

Yunyan rispose: «Siede con la non-azione.»2

Yunyan poi fece la stessa domanda a Guishan.

Guishan rispose: «Siede con tutti i dharma vuoti.»

Yunyan chiese quindi a Daowu: «Tu cosa dici?»

Daowu disse: «La bodhi siede ad ascoltarlo. La bodhi si sdraia ad ascoltarlo. Ma quanto a colui che non siede né si sdraia — parla! Parla!»

Guishan si alzò e se ne andò.

6

Guishan chiese a Daowu: «Dove sei stato?»

Daowu rispose: «A farmi visitare da un medico.»

Guishan chiese: «Quante persone sono malate?»

Daowu rispose: «Alcune sono malate, altre no.»

Guishan chiese: «Colui che non è malato è il monaco Zhi?»

Daowu disse: «Essere malato o non esserlo non c’entra. Parla! Parla!»

Guishan disse: «Saper parlare non c’entra.»

7

Nel nono mese dell’anno [835], Daowu si ammalò. Le sue condizioni divennero gravi. I monaci vennero a informarsi sul suo stato.

Daowu disse loro: «Comprendente la frase: “Avendo ricevuto, sto restituendo”?»

I monaci rimasero stupiti da queste parole. Dieci giorni dopo, poco prima della sua morte, Daowu disse al saṃgha: «Andrò a ovest. Non dovrei andare a est.»

Dopo aver pronunciato queste parole, Daowu morì. Tra i suoi resti cremati rimasero alcune ossa. Il suo stupa fu chiamato Daowu. In seguito fu colpito da un fulmine e spostato sul versante meridionale del Monte Shishuang.

Note


1 Questo passaggio è dalla Trasmissione della Lampada


2 Non-azione (in Cinese wu wei) è un termine spesso associato al Taoismo, ma usato anche frequentemente nell’ambito del Buddhismo Zen