In «Essere-Tempo», Dōgen Zenji ci incoraggia costantemente a guardare il tempo da una prospettiva diversa, essendo presenti alla fonte del tempo. La fonte del tempo è il luogo in cui possiamo osservare la nostra vita umana da un punto di vista più ampio. Di solito pensiamo al tempo come a un flusso che va dal passato, attraverso il presente, fino al futuro, ma alla sua radice il tempo non è così. Non esiste alcun flusso di tempo che scorra dal passato, attraverso il presente, fino al futuro.
Il passato è già andato, quindi non esiste. Il futuro non è ancora arrivato, perciò anch’esso non esiste nemmeno. Dunque, passato e futuro sono nulla, non-tempo. Allora il presente è tutto ciò che esiste? No, anche se c’è un presente, in senso stretto esso è nulla, perché in un attimo scompare. Quindi anche il presente è nulla, zero, non-tempo, non-presente, nessuna forma del presente. Ma quel nulla è molto importante.
Il nulla significa funzionamento totale, pura energia in azione. Quando il presente è non-tempo, è interconnesso con tutti gli esseri senzienti nella pace e nell’armonia dell’atemporalità. Ma quando il nulla funziona, c’è un fulcro, ed esso diventa il presente. Quel fulcro è chiamato il fulcro del nulla. In quel punto preciso — l’intersezione di tempo e spazio, che si chiama proprio ora, proprio qui — tutti gli esseri senzienti si uniscono nel momento e un vasto mondo sorge: passato, presente, futuro, terra, alberi, pianeti, lune e soli. In un istante, ogni possibile aspetto della vita umana, tutto ciò che possiamo essere, si espande, si dispiega, e un mondo immenso appare. Ciò si chiama co-origine interdipendente. La vita è sempre al fulcro del nulla; è sempre proprio ora, proprio qui. Proprio ora, proprio qui è l’eterno momento del vero presente.
Il vero presente non è esattamente ciò che credi essere il presente. Nella vita quotidiana creiamo costantemente un’idea di che cosa sia il mondo umano perché pensiamo sempre a come erano le cose in passato o a come saranno in futuro. Quando pensi al passato e al futuro, il contenuto del presente è solo un’immagine immaginaria del passato e del futuro, un’immagine costruita dalla tua coscienza al fulcro del nulla, e dunque non è il vero presente. Il vero presente è la piena vitalità che esiste al fulcro del nulla prima che il pensiero concettuale crei un mondo immaginario attraverso la coscienza umana. Quindi, per comprendere il presente come fulcro del nulla, il tuo concetto di presente deve essere negato. Deve diventare non-presente; allora puoi vedere il vero presente.
Per esempio, ho un kyosaku1. Quando lo tengo in mano potrei pensare: «Questo bastone è stato fatto più di vent’anni fa, forse sarebbe meglio farne uno nuovo». Vent’anni fa implica il passato; farne uno nuovo implica il futuro. Così ora, nel presente, guardo al bastone come al passato e al futuro invece di permettere al presente di manifestarsi così com’è realmente. Questo rende la mia vita inquieta o instabile. Ma d’altra parte, se riesco semplicemente a stare qui con questo bastone prima che la mia coscienza inizi a lavorare e io fabbrichi un’idea di passato, presente o futuro, allora il bastone e io siamo pienamente vivi insieme nel vero presente.
Anche se credi che passato, presente e futuro siano separati perché puoi pensarli come idee distinte, il vero presente è in relazione con il passato e il futuro simultaneamente, non separatamente. Com’è possibile che passato e futuro esistano simultaneamente nel presente? Come può il presente esistere con il passato e il futuro? È possibile perché quando il tempo è non-tempo, il tempo non si muove secondo il senso comune, il tempo si muove ovunque: verso l’alto, verso il basso, a destra, a sinistra, da oggi a ieri, da ieri a domani. Non c’è nulla da fissare, nessun concetto di tempo basato su causa ed effetto, solo energia totale in azione.
Non ci credi, perciò ti aggrappi al tuo solito concetto di tempo. Ma cos’è il tuo concetto di tempo? Quando un momento inizia e tutti gli esseri senzienti appaiono come particolari aspetti del mondo umano, anche il tuo concetto o idea di tempo è un essere che appare. Quando il momento finisce e tutti gli esseri senzienti scompaiono, anche la tua idea di tempo scompare. Questo significa che, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, puoi essere libero dalla tua idea di tempo.
Quando ti trovi esattamente sul fulcro del nulla, libero dalle immagini create dalla tua coscienza, vedi il tempo da una prospettiva universale. Non c’è intervallo in cui ti senti separato dal tempo, perché la tua vita è l’intero mondo dinamico del tempo e tutti gli esseri senzienti sono il contenuto della tua vita. Questo si chiama assenza di ego. Da questo punto di vista, vedi che il tempo reale è completamente nulla, è soltanto un processo dinamico, un funzionamento che scorre costantemente. E comprendi che la tua vita individuale, umana, non è qualcosa del tutto separata dalla vita degli altri, ma si manifesta nel vasto universo insieme a tutti gli esseri senzienti.
Note
1 Il kyōsaku (giapponese: 警策, in cinese jǐngcè) è un bastone piatto di legno, lungo circa 60–90 cm, usato tradizionalmente nella pratica dello zazen. Il termine significa letteralmente “bastone di avvertimento/incoraggiamento”. Viene impiegato dal monaco responsabile della sala di meditazione (jikijitsu) per risvegliare, ridestare l’attenzione e sostenere l’energia dei praticanti. Non è concepito come punizione, ma come mezzo compassionevole per aiutare chi è assopito, distratto o irrigidito a ritrovare concentrazione e postura corretta. ↩