1-2
I fenomeni sono
preceduti dalla mente,
guidati dallla mente,
formati dalla mente.
Se parli o agisci
con mente corrotta,
la sofferenza ti segue—
come la ruota del carro
segue la traccia del bue
che lo trascina.
I fenomeni sono
preceduti dalla mente,
guidati dallla mente,
formati dalla mente.
Se parli o agisci
con mente serena,
la felicità ti segue—
come un’ombra
che mai si separa.
3-6
«Mi ha insultato,
mi ha colpito,
mi ha sopraffatto,
mi ha derubato» —
per coloro che rimuginano su questo,
l’ostilità non si placa.
«Mi ha insultato,
mi ha colpito,
mi ha sopraffatto,
mi ha derubato» —
per coloro che non rimuginano su questo,
l’ostilità si placa.
Le ostilità non si placano
attraverso l’ostilità,
mai.
Le ostilità si placano
attraverso la non-ostilità:
questa è una verità eterna.
Diversamente da coloro che non realizzano
che siamo sull’orlo
della morte
coloro che lo comprendono,
i loro conflitti sono placati.
7-8
Colui che rimane concentrato sulla bellezza,
senza freno nei sensi,
senza misura nel cibo,
apatico, privo di energie:
Māra lo domina,
come il vento un albero fragile.
Colui che rimane concentrato su ciò che ripugna
contenuti nei sensi,
misurato nel cibo,
colmo di fede ed energia:
Māra non lo domina,
come il vento, una montagna di pietra.
9-10
Colui che,
corrotto,
privo di
onestà
e auto-controllo,
indossa la veste ocra
non è degno della veste ocra.
Ma colui che è libero
dalla corruzione morale,
onesto
e dotato di auto-controllo,
saldo nei precetti,
è realmente degno della veste ocra.
11-12
Coloro che considerano
il non-essenziale come essenziale
e l’essenziale come non:
non raggiungono l’essenza,
vagando con erronea risolutezza.
Ma coloro che riconoscono
l’essenziale come essenziale
e il non essenziale come non,
raggiungono l’essenza,
dimorando con giusta risolutezza.
13-14
Come la pioggia penetra
in una capanna dal tetto mal coperto
Così la passione
in una mente non sviluppata
Come la pioggia non penetra
in una capanna dal tetto ben coperto
Così la passione
in una mente ben sviluppata
15-18
Qui
egli soffre,
egli soffre
nell’altra vita.
In entrambi i mondi,
chi compie azioni malvagie soffre,
soffre, è afflitto
vedendo la corruzione
delle proprie azioni.
Qui
egli goisce,
egli gioisce
nell’altra vita.
In entrambi i mondi,
chi compie azioni meritorie gioisce.
Gioisce, si rallegra,
vedendo la purezza
delle proprie azioni.
Qui
egli è tormentato,
egli è tormentato
nell’altra vita.
In entrambi i mondi,
chi compie azioni malvagie è tormentato.
È tormentato al pensiero
“Ho fatto del male.”
avendo raggiunto una cattiva meta,
è tormentato
ancora di più.
Qui
egli si rallegra,
egli si rallegra
nell’altra vita.
In entrambi i mondi,
chi compie azioni meritorie si rallegra.
Si rallegra al pensiero
“Ho fatto il bene.”
Avendo raggiunto una buona meta,
si rallegra
ancora di più.
19-20
Se egli recita molti insegnamenti ma,
— negligente —
non vive secondo questi,
come un mandriano che conta
le mucche altrui,
non ha alcuna parte nella vita contemplativa.
Anche se recita appena,
ma vive secondo il Dhamma,
in accordo con il Dhamma
abbandona brama,
odio e illusione;
vigile,
la mente ben liberata,
senza attaccamento
né a questo né all’altro mondo:
ha la sua parte nella vita contemplativa.