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Otto Versi per la Trasformazione del Pensiero

Composto da Geshe Langri Tangpa nel XII secolo nel solco della tradizione del Buddhismo Tibetano, gli Otto Versi per la Trasformazione del Pensiero sono uno strumento pensato per lo sviluppo della bodhicitta– il pensiero che aspira all’illuminazione —il cui sorgere è detto segni l’inizio del percorso del bodhisattva.

Discorso dei Cinque

Pañca Sutta (SN 22:59)

«Monaci, la forma non è il sé. Se la forma fosse il sé, questa forma non si presterebbe al dis-agio. Sarebbe possibile dire riguardo alla forma: “Che la mia forma sia così. Che la mia forma non sia così.” Ma proprio perché la forma non è il sé, questa forma si presta al dis-agio. E…

Mettere in Moto la Ruota del Dhamma

Dhammacakkappavattana Sutta (SN 56:11)

«Ci sono questi due estremi che non devono essere seguiti da chi ha intrapreso il cammino. Quali due? Quello devoto al piacere sensuale con riferimento agli oggetti sensuali: volgare, comune, ignobile, inutile; e quello devoto all’automortificazione: doloroso, ignobile, inutile. Evitando entrambi questi estremi, la Via di Mezzo realizzata dal Tathāgata—che produce visione, che produce conoscenza—conduce alla calma, alla conoscenza diretta, al risveglio di sé, al Non-Legame.»