Parte Uno – La Cronaca Di Chün Chou Del Maestro Zen Huang Po (Tuan Chi)

15

Solo in contrapposizione all’avidità, alla rabbia e all’ignoranza esistono astinenza, calma e saggezza. Senza illusione, come potrebbe esserci Illuminazione? Perciò Bodhidharma disse: «Il Buddha ha enunciato tutti i Dharma per eliminare ogni traccia di pensiero concettuale. Se mi astenessi completamente dal pensiero concettuale, a cosa servirebbero tutti i Dharma?» Attaccatevi solo alla pura Natura di Buddha che è la fonte originaria di tutte le cose. Supponiamo che adornaste il Vuoto con innumerevoli gioielli, come potrebbero rimanere in posizione? La Natura di Buddha è come il Vuoto; anche se la adornaste con inestimabile merito e saggezza, come potrebbero rimanere lì? Servirebbero solo a nascondere la sua Natura originaria e a renderla invisibile.18 Quella che è chiamata la Dottrina delle Origini Mentali (seguita da alcune altre sette) postula che tutte le cose sono costruite nella Mente e che si manifestano al contatto con l’ambiente esterno, cessando di manifestarsi quando quell’ambiente non è presente. Ma è sbagliato concepire un ambiente separato dalla pura natura immutabile di tutte le cose.19 Quello che è chiamato lo Specchio di Concentrazione e Saggezza (un altro riferimento alla dottrina Mahāyāna non-Zen) richiede l’uso della vista, dell’udito, della sensazione e della cognizione, che portano a stati successivi di calma e agitazione. Ma questi implicano concetti basati su oggetti ambientali; sono espedienti temporanei appartenenti a una delle categorie inferiori di ‘radici di bontà’.20 E questa categoria di “radici di bontà” permette semplicemente alle persone di comprendere ciò che viene detto loro. Se desiderate sperimentare l’Illuminazione voi stessi, non dovete indulgere in tali concetti. Sono tutti Dharma ambientali riguardanti cose che sono e cose che non sono, basati su esistenza e non-esistenza. Se solo eviterete i concetti di esistenza e non-esistenza riguardo a tutto, allora percepirete IL DHARMA.

Note


18 Altre sette buddhiste attribuiscono grande importanza all’acquisizione di merito e saggezza, ma questo implica una concezione dualistica della realtà che lo Zen considera un ostacolo insuperabile alla realizzazione della Mente Unica.

19 Questo costituisce un avvertimento contro un altro tipo di dualismo.

20 Le radici di bontà sono credute da alcuni Mahāyānisti essere “potenziali di Illuminazione” di forza variabile con cui gli individui rinascono in accordo con i vari meriti guadagnati in vite precedenti.


« IndietroAvanti »

Pagine