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La mente del Bodhisattva è come il vuoto, poiché egli rinuncia a tutto e non desidera nemmeno accumulare meriti. Ci sono tre tipi di rinuncia. Quando tutto, dentro e fuori, corporeo e mentale, è stato abbandonato; quando, come nel Vuoto, non rimangono attaccamenti; quando ogni azione è dettata puramente dal luogo e dalle circostanze; quando soggettività e oggettività sono dimenticate—questa è la forma più alta di rinuncia. Quando, da un lato, la Via è seguita attraverso la pratica di atti virtuosi; mentre, dall’altro, la rinuncia al merito ha luogo e nessuna speranza di ricompensa è nutrita—questa è la forma media di rinuncia. Quando tutti i tipi di azioni virtuose sono eseguite nella speranza di una ricompensa da parte di coloro che, tuttavia, conoscono il Vuoto ascoltando il Dharma e che quindi non sono attaccati—questa è la forma più bassa di rinuncia. La prima è come una torcia fiammeggiante tenuta davanti che rende impossibile sbagliare il percorso; la seconda è come una torcia fiammeggiante tenuta di lato, quindi a volte è luce e a volte è buio; la terza è come una torcia fiammeggiante tenuta dietro, quindi le trappole davanti non sono viste.34