Parte Uno – La Cronaca Di Chün Chou Del Maestro Zen Huang Po (Tuan Chi)

5

Mañjuśrī rappresenta la legge fondamentale e Samanta-bhadra, l’attività. Con la prima si intende la legge del vuoto reale e illimitato, e con la seconda le attività inesauribili al di là della sfera della forma. Avalokiteśvara rappresenta la compassione illimitata; Mahāsthāma, la grande saggezza, e Vimalakīti, il nome immacolato.4 Immacolato si riferisce alla vera natura delle cose, mentre nome significa forma; eppure la forma è realmente una con la vera natura, da cui il termine combinato “nome immacolato”.5 Tutte le qualità tipificate dai grandi Bodhi-sattvas sono inerenti agli uomini e non devono essere separate dalla Mente Unica. Svegliatevi a essa, ed è lì. Voi studenti della Via che non vi svegliate a questo nelle vostre menti, e che siete attaccati alle apparenze o che cercate qualcosa di oggettivo al di fuori delle vostre menti, avete tutti voltato le spalle alla Via. Le sabbie del Gange! Il Buddha disse di queste sabbie: “Se tutti i Buddha e Bodhisattva con Indra e tutti gli dei camminano su di esse, le sabbie non gioiscono; e, se buoi, pecore, rettili e insetti le calpestano, le sabbie non si arrabbiano. Per gioielli e profumi non hanno desiderio, e per lo sterco puzzolente e l’urina non hanno disgusto.”

Note


4 Questa nozione astratta dei Bodhisattva, considerati da alcune sette come entità spirituali individuali, è condivisa da alcuni buddhisti al di fuori della Setta Zen.

5 Lo Zen insegna che, sebbene il mondo fenomenico basato sull’esperienza sensoriale abbia solo un’esistenza relativa, è sbagliato considerarlo come qualcosa di separato dalla Mente Unica. È la Mente Unica appresa erroneamente. Come dice il Sūtra Hridaya: “La forma non è diversa dal vuoto, il vuoto dalla forma; la forma è vuoto e il vuoto è forma.”


« IndietroAvanti »

Pagine