Parte Uno – La Cronaca Di Chün Chou Del Maestro Zen Huang Po (Tuan Chi)

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La nostra natura originaria di Buddha è, nella più alta verità, priva di qualsiasi atomo di oggettività. È vuota, onnipresente, silenziosa, pura; è una gioia pacifica, gloriosa e misteriosa—e questo è tutto. Entrate profondamente in essa risvegliandovi ad essa da soli. Ciò che è davanti a voi è essa, in tutta la sua pienezza, completamente completa. Non c’è altro. Anche se attraversate tutte le tappe del progresso di un Bodhisattva verso la Buddhità, una per una; quando infine, in un solo lampo, raggiungete la piena realizzazione, realizzerete solo la Natura di Buddha che è stata con voi per tutto il tempo; e con tutte le tappe precedenti non avrete aggiunto nulla.11 Vedrete tutte quelle ere di lavoro e realizzazione come non migliori di azioni irreali eseguite in un sogno. Ecco perché il Tathāgata disse: “Non ho veramente ottenuto nulla dall’Illuminazione completa e ineguagliabile. Se ci fosse stato qualcosa da ottenere, il Buddha Dīpamkara non avrebbe fatto la profezia su di me.”12 Disse anche: “Questo Dharma è assolutamente senza distinzioni, né alto né basso, e il suo nome è Bodhi.” È la Mente pura, che è la fonte di tutto e che, sia che appaia come esseri senzienti o come Buddha, come i fiumi e le montagne del mondo che ha forma, come ciò che è senza forma, o come penetrante in tutto l’universo, è assolutamente senza distinzioni, non essendoci entità come il sé e l’altro.

Note


11 L’Illuminazione deve venire in un lampo, che abbiate attraversato o meno le tappe preliminari, quindi queste ultime possono benissimo essere omesse, tranne per il fatto che, per motivi non legati all’Illuminazione, lo Zen richiede agli adepti un atteggiamento di gentilezza e disponibilità verso tutte le creature viventi.

12 Questa citazione si riferisce al Sūtra del Diamante, come fanno molte delle altre, direttamente o indirettamente. Dīpamkara Buddha, durante una vita precedente di Gautama Buddha, profetizzò che un giorno avrebbe raggiunto la Buddhità. Huang Po intende che la profezia non sarebbe stata fatta se Dīpaṃkara Buddha avesse supposto che l’Illuminazione di Gautama Buddha avrebbe portato all’effettiva acquisizione di qualcosa che non aveva già da sempre; poiché allora l’Illuminazione non avrebbe portato alla Buddhità, che implica una vuotezza di tutte le distinzioni come acquisitore, acquisito, non acquisitore e non acquisito.


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