Dal Dizionario

nirvāṇa

In sanscrito, «estinzione». È il termine più antico e più comune per indicare il fine soteriologico del sentiero buddhista (mārga). Tradizionalmente interpretato come «spegnimento» — come una fiamma che si estingue quando viene soffiata via dal vento — il nirvāṇa è inteso come l’estinzione del desiderio e, più in generale, dei «tre veleni» (triviṣa) o afflizioni fondamentali (kleśa): brama o avidità (rāga/lobha), avversione (dveṣa) e ignoranza (moha). In senso tecnico, il nirvāṇa è la cessazione delle afflizioni, delle azioni (karman) generate da esse e, infine, della mente e del corpo (nāmarūpa, skandha) prodotti dal karman, cosicché per chi ha completato il cammino cessa il ciclo delle rinascite (saṃsāra).

"The Princeton Dictionary of Buddhism"

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